Psicologia delle emergenze: come fare fronte ad un evento traumatico

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Cos’è la psicologia delle emergenze?

Si tratta di un’area della psicologia che si occupa dell’intervento a seguito di eventi potenzialmente traumatici. Generalmente ci si riferisce a questi come ad avvenimenti di grandi proporzioni quali possono essere calamità naturali, disastri tecnologici, atti terroristici o calamità sociali, ma possono riguardare anche situazioni circoscritte alla vita quotidiana ma non meno critiche per chi le vive in forma più o meno diretta come possono essere incidenti stradali o sul lavoro, le aggressioni, i suicidi o gli atti delinquenziali violenti solo per citarne alcune.

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Perché è importante l’intervento di uno psicologo dopo un evento potenzialmente traumatico?

È opinione condivisa tra gli esperti che non tutte le persone, a seguito di un evento potenzialmente traumatico, abbiano delle ripercussioni importanti dal punto di vista psicologico. Nella maggior parte dei casi, infatti, dopo un primo momento di normale difficoltà e destabilizzazione in gran parte dovuta all’eccezionalità dell’evento vissuto, riescono a tornare alla normalità senza conseguenze di rilievo. In alcuni casi può invece accadere che l’iniziale sofferenza psicologica si protragga nel tempo compromettendo una o più aree della vita quotidiana della persona (relazionale, familiare, sociale e lavorativa) dovuta all’insorgenza e cronicizzazione di sintomi importanti seguiti all’evento, tra cui ansia, evitamento delle situazioni temute, depressione, insonnia, ipervigilanza e flashbacks. L’intervento dello psicologo in questi casi svolge una importante azione preventiva sia per quanto riguarda le vittime primarie (persone direttamente coinvolte nell’evento), sia le secondarie (familiari di queste e testimoni dell’evento) ed infine le vittime terziarie (operatori e professionisti coinvolti nelle operazioni di soccorso).

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In cosa consiste l’intervento dello psicologo delle emergenze?

L’azione dello psicologo delle emergenze inizia solitamente nelle ore successive alla fase acuta dell’evento critico e può durare fino ad alcune settimane posteriori ad esso. Dopo uno studio iniziale dell’impatto di questo (reazioni, numero di persone coinvolte, bisogni e natura dell’evento) si procede allo studio degli interventi più adeguati. Orientativamente, si possono strutturare interventi di gruppo, utili a ridimensionare i sintomi acuti e favorire una rielaborazione condivisa dell’accaduto e la normalizzazione delle reazioni e sintomi emersi, ed interventi di tipo individuale finalizzati invece al rafforzamento delle risorse della persona ed all’individuazione di casi particolarmente a rischio in modo che possano essere derivati ad un professionista per un accompagnamento adeguato dal punto di vista psicologico e/o psicoterapeutico, evitando o intervenendo in modo particolare sulla possibile insorgenza del cosiddetto Disturbo Post-Traumatico da Stress. L’obiettivo non è mai dimenticare quanto è successo, ma fare in modo di percepirlo in modo che non comprometta il presente e che la persona possa dare un senso all’accaduto e convivere con l’esperienza vissuta. Se hai vissuto un’esperienza traumatica e non riesci a superarla, prova a parlarne con un esperto: restiamo a disposizione per aiutarti.

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